
ALCUNI PENSIERI SULL’INDUSTRIA TURISTICA E L’ECONOMIA IN RAPPORTO ALL’EMERGENZA CORONA VIRUS
Il Corona Virus ha innescato la crisi sanitaria più grave che l’Italia abbia dovuto affrontare dal dopoguerra ad oggi. Le misure prese dal governo per limitarne la diffusione sono giuste e pienamente condivise da noi di Askos Tours. Anche la misura che più ci penalizza, di chiudere tutti i musei ed i luoghi della cultura fino al tre Aprile, ci trova d’accordo. La salute viene prima di tutto, non esiste una cosa più preziosa a questo mondo.
La recessione economica sarà pesantissima, ma i miliardi di euro che andranno perduti non avranno il valore di una singola vita umana che potrà essere risparmiata.
Il settore dell’incoming turistico non ha mai vissuto una crisi di questa portata. Né la Guerra nel Golfo, né l’11 settembre, né la crisi finanziaria del 2008 hanno avuto la portata della crisi odierna.
La stagione è gravemente compromessa, le cancellazioni non si contano più, e non arrivano nuove prenotazioni. È difficile prevedere quali saranno le perdite. A nostro avviso, se per ipotesi fosse trovato oggi stesso un vaccino, le nostre aziende avrebbero comunque un calo del fatturato superiore al 30%.
L’industria turistica si appresta a vivere come in un’economia di guerra, della cui durata non vi è certezza. Tutti speriamo che il virus scompaia con l’aumento delle temperature in estate, ma anche di questo non vi è certezza.
Bisogna prepararsi a fare fatica per un periodo di tempo indeterminato, dobbiamo reinventarci, esplorare nuove soluzioni, e resistere resistere resistere…
l’Italia è il paese più bello del mondo, su questo non c’è dubbio, e quando tutto sarà passato i viaggiatori torneranno più numerosi di prima, ne siamo certi…
In bocca al lupo a tutti gli amici e colleghi operatori turistici, a tutte le guide turistiche, a tutti gli albergatori, a tutti i driver, ai ristoratori, agli imprenditori, ed agli impiegati dei tour operator. Le nostre stupende professioni sopravviveranno…
E.Tufano